COMUNITA’ ENERGETICA RINNOVABILE UN MODELLO CULTURALE CHE PARTE DAL BASSO

di Sergio Ferranti

Le Comunità Energetiche Rinnovabili CER modellano un cambiamento culturale dei cittadini.

Le CER esprimono un radicale cambiamento della visione dell’energia.

Il cittadino diventa Produttore e Consumatore ” PROSUMER”.

Le CER non sono solo una grande opportunità e risparmio energetico, ma soprattutto significa sviluppo dei territori ove sono poste e la creazione di valore di prossimità.

Il cittadino attraverso semplici strumenti (associazioni, cooperative…..) diventa produttore e consumatore di energia, creando dal basso una sinergia tra gli stessi cittadini, l’ente pubblico e le imprese.

Le CER danno possibilità di vivere il territorio in maniera diversa, condividendo le risorse e ponendosi nella condizione del non spreco delle stesse.

Negli ultimi tempi, al concetto di povertà si è innestato anche l’elemento della povertà energetica . Inserire il “povero energetico” in una comunità energetica , permette di porre fine o quanto meno diminuire il puro aiuto assistenzialista, rendendolo parte attiva della stessa.

Già nel 2015 con Lettera Enciclica Laudato Si il Santo Padre Francesco sulla “Cura della Casa Comune al punto 179 scriveva : ” In alcuni luoghi, si stanno sviluppando cooperative per lo sfruttamento delle energie rinnovabili che consentono l’autosufficienza locale e persino la vendita della produzione in eccesso (….) . Mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza. E’ li che può nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e creatività piu’ generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti. ”

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