AL DI LA’ DELLA DIRETTIVA UE

La direttiva europea sulle case green ha fatto scoppiare una vivace discussione politica. Da una parte c’è il costo sostenibile e l’enorme sforzo organizzativo necessario per riqualificare gli edifici esistenti per allinearsi con gli obiettivi della direttiva, dall’altra il potenziale rischio di un calo di valore di abitazioni in classificazione energetica più bassa.

Dati ENEA del 2016 al 2021 mostrano che circa i 3/4 degli immobili residenziali appartengono alle classi energetiche peggiori.

Un recente sondaggio ha rivelato che il 40% delle persone che cercano casa valutano la classificazione energetica come una componente fondamentale nella scelta.

Dai dati di Nomisma, emerge inoltre, una differenza di prezzo tra le abitazioni di classe A/B (nuove o ristrutturate) e quelle di classe D (usate ma recenti). A Milano, per esempio, il divario è del 21,8% nelle aree di pregio e del 26,1% nelle periferie; a Roma va dal 11,4% nei quartieri top al 22,4% nelle zone più periferiche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *